L'articolo ha riconosciuto che i recenti tentativi di eliminare le valute digitali chiudendo gli scambi interni non sono riusciti a sradicare completamente il commercio.
"Gli ICO e il commercio di valute virtuali non si sono completamente ritirati dalla Cina dopo il divieto ufficiale ... dopo la chiusura degli scambi nazionali di valute virtuali, molte persone si sono rivolte a piattaforme oltreoceano per continuare a partecipare a transazioni in valuta virtuale.
"Sono riprese le transazioni all'estero e l'evasione normativa ... i rischi sono ancora lì, alimentati da emissioni illegali e persino da frodi e piramidi", è scritto nell'articolo.
L'agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua ha citato la PBOC lunedì dicendo che avrebbe rafforzato le normative sulla partecipazione degli investitori nazionali alle transazioni all'estero di ICO e valute virtuali, poiché i rischi sono ancora elevati nel settore.
La posizione più dura di Pechino, che di fatto mette al bando tutte le forme di attività legate alle criptovalute, mira a mettere fine alla mania dell'ICO e della moneta virtuale che ha investito la Cina. La frenesia tra gli investitori al dettaglio ha portato ad un'enorme volatilità dei prezzi e diversi episodi di frode segnalati, causando il mal di testa per gli enti regolatori sempre più preoccupati per i disordini sociali.
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